new york times

Le aziende di IA prendono i dati ovunque ed a qualsiasi costo: l’inchiesta del New York Times

Di |2024-04-09T09:18:28+02:009 Aprile , 2024|Articoli, Giornalismo, Intelligenza Artificiale, News|

Il New York Times, impegnato in una causa che farà la storia di questa problematica per violazione del diritto d’autore da parte di Microsoft ed OpenAI che avrebbero addestrato i propri modelli di IA con miliardi di dati “rubati” al giornale, ha lasciato quasi completamente fuori dal suo paywall e, quindi, accessibile a tutti, un’inchiesta in stile “New York Times” e quindi completa di dati tecnici, pareri scientifici e molte fonti interne alle aziende, dalla quale si evincono in primo luogo le modalità sostanzialmente illecite con cui le aziende di IA si appropriano dei dati presenti in rete.

IA nelle redazioni fra casi Top e casi Flop

Di |2024-03-18T09:21:51+01:0015 Marzo , 2024|Articoli, Giornalismo, News, Tecnologia e applicazioni|

Zach Seward, direttore editoriale delle iniziative AI del New York Times è intervenuto durante la conferenza South by South West 2024 di Austin, uno dei principali appuntamenti legato alle industrie creative negli Stati Uniti, per esaminare lo stato attuale del giornalismo basato sull’intelligenza artificiale concentrandosi sul ruolo che l'IA artificiale potrebbe svolgere nelle redazioni. Ha illustrato diversi casi in cui le redazioni hanno adottato l'intelligenza artificiale, evidenziando sia situazioni in cui l'impiego di questa tecnologia ha portato a gravi errori immediatamente riconoscibili, sia casi positivi in cui i risultati hanno superato le aspettative.

Continua la querelle tra Il The New York Times e OpenAI – Microsoft

Di |2024-03-08T14:36:03+01:008 Marzo , 2024|Articoli, Giornalismo e IA|

È un botta e risposta oramai tra il The New York Times OpenAI e Microsoft, dal 27 dicembre 2023, quando il Times ha avviato azioni legali contro le due aziende, accusandoli di violazione di copyright. Secondo l'accusa, l'utilizzo dei chatbot sta erodendo la posizione dei tradizionali media come fonti affidabili di notizie. la scorsa settimana OpenAI ha presentato una mozione presso il tribunale federale di Manhattan, Anche Microsoft ha replicato presentando lunedì una mozione, al tribunale distrettuale degli Stati Uniti presso il distretto meridionale di New York, chiedendo al giudice di rigettare alcune parti della causa intentata dal giornale. Microsoft ha affermato che i modelli linguistici di grandi dimensioni, non hanno avuto un impatto negativo sul mercato delle notizie o sui materiali utilizzati per il loro addestramento.

Le controversie sul copyright nell’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale

Di |2024-03-08T14:37:31+01:0023 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa|

Lo scorso luglio la comica Sarah Silverman e alti autori: Christopher Golden, Richard Kadrey, Paul Tremblay e Mona Awad avevano accusato OpenAI di aver utilizzato illecitamente i loro lavori per addestrare ChatGPT, violando il loro diritto di copyright. Le prove offerte dagli autori miravano a dimostrare che, quando richiesto, ChatGPT remixava le opere protette da copyright di migliaia di autori di libri senza consenso, compenso o credito. Il 19 febbraio 2024, la giudice federale californiana Araceli Martínez-Olguín ha respinto le accuse degli autori ritenendo che non sia stata riscontrata una somiglianza diretta tra gli output di ChatGPT e le opere originali. Martínez-Olguín ha sottolineato che i querelanti “non hanno dimostrato che gli output di ChatGPT contengano copie dirette dei libri protetti da copyright” .

L’IA nelle redazioni: lo studio del Tow Center for Digital Journalism

Di |2024-03-08T14:49:48+01:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Giornalismo, Giornalismo e IA|

È uscito nei giorni scorsi su Columbia Journalism Review uno studio del The Tow Center for Digital Journalism at Columbia's Graduate School of Journalism, a firma Felix M.Simon, dal titolo “Artificial Intelligence in the News: How AI Retools, Rationalizes, and Reshapes Journalism and the Public Arena “ che tenta di fare il punto della situazione in relazione agli strumenti di IA nel giornalismo, suoi effetti e conseguenza, Di seguito una sintesi dei punti che abbiamo ritenuto più rilevanti per i nostri lettori, di un documento che varrebbe la pena essere integralmente letto. Le pressioni del mercato giocano un ruolo cruciale, con le testate giornalistiche ancora in fase di adattamento dopo il declino dei modelli di business tradizionali. Molti editori vedono nell'IA una potenziale salvezza da questa minaccia esistenziale, con la speranza di migliorare profitti e trovare nuovi modelli di business.

Come addestrare l’Intelligenza Artificiale per far votare a destra

Di |2024-02-05T10:24:13+01:0026 Gennaio , 2024|Articoli, News, Opinioni e analisi|

Uno studio realizzato da Originality AI, startup statunitense nel settore dell’IA che si occupa di studiare le problematiche connesse alla disinformazione e distorsione dei sistemi di IA (problematiche per cui realizza delle specifiche applicazioni di analisi e verifica dei testi) rivela come la stragrande maggioranza dei principali siti di notizie ha adottato misure restrittive nei confronti dei web crawler alimentati dall'intelligenza artificiale, come riportato su Wired, in un articolo del 24 gennaio scorso. Queste restrizioni coinvolgono testate giornalistiche di rilevanza generale come The New York Times, The Washington Post e The Guardian, nonché pubblicazioni specializzate come The Atlantic e piattaforme dedicate a interessi specifici come Bleacher Report.

SØØn – Newsletter n°2 del 12 gennaio 2024

Di |2024-02-21T16:13:27+01:0012 Gennaio , 2024|Riepiloghi|

Gli argomenti trattati questa settimana sono: - NYT reticente secondo OpenAI - L’IA alla ricerca di nuove interfacce mentre tramontano i social - I nuovi Trend per il digitale secondo il Reuters Institute - Prospettive regolatorie per l’IA nel 2024 - Un teologo per dare le linee guida all’IA italiana

NYT reticente secondo OpenAI

Di |2024-02-20T16:57:33+01:0012 Gennaio , 2024|Articoli, Etica e Normativa, News, Newsletter|

OpenAI ha risposto alle accuse sollevate dal New York Times attraverso un post pubblicato sul proprio blog, fornendo una dettagliata analisi sulle proprie pratiche, intenzioni e metodologie nella costruzione della tecnologia. La società ha dichiarato il suo impegno nella creazione di partnership con testate giornalistiche, avendo incontrato numerose persone e organizzazioni del settore per affrontare preoccupazioni e offrire soluzioni. L'obiettivo dichiarato è di sostenere un ecosistema di notizie sano e creare opportunità reciprocamente vantaggiose. Come esempi di questo approccio, OpenAI ha citato le partnership con Associated Press, Axel Springer, American Journalism Project e NYU.

I nuovi Trend per il digitale secondo il Reuters Institute

Di |2024-02-21T13:31:34+01:0012 Gennaio , 2024|Articoli, News, Newsletter, Opinioni e analisi|

Il Reuters Institute, come consuetudine annuale, ha rilasciato le previsioni basate sui suoi sondaggi, delineando le tendenze chiave che caratterizzeranno il 2024 nei settori dei media, del giornalismo e della tecnologia. Quest'anno emergono connotazioni poco ottimistiche, sottolineando la necessità di un rinnovamento nel panorama delle comunicazioni, specialmente con l'ascesa delle intelligenze artificiali che sembra non lasciare spazio ad alternative. I risultati principali emersi dal sondaggio condotto su un campione di oltre 300 leader digitali provenienti da oltre 50 paesi e territori includono: Preoccupazioni nel Giornalismo, Declino del Traffico, Cambiamenti nelle Piattaforme Social, Produzione di Contenuti, Sfide Etiche, Modelli di Business e Intelligenza Artificiale, Sviluppi Tecnologici, Battaglie tra AI Doomers e AI Accelerationists.

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