Immagine realizzata con IA Dall-E

L’uso dell’intelligenza artificiale nel giornalismo continua ad avere grande risonanza: è infatti un argomento centrale in numerosi dibattiti e convegni a livello internazionale. La preoccupazione principale riguarda l’eventualità che le nuove tecnologie possano rimpiazzare il lavoro umano.

Recentemente, eventi di spicco come il Global Media Congress ad Abu Dhabi, l’Assemblea Generale Annuale dell’Associazione Europea per la Formazione al Giornalismo a Vienna e la Conferenza sul Giornalismo della Korea Press Foundation, hanno approfondito questa tematica, evidenziando sia le opportunità, sia le sfide presentate dall’IA.

Nonostante questi eventi abbiano avuto luogo in diverse parti del mondo – Medio Oriente, Asia ed Europa – prospettive e preoccupazioni risultano convergenti.

In tutte e tre le conferenze è stata riconosciuta l’importanza dell’IA come strumento per arricchire il giornalismo, introducendo efficienza e nuove modalità di narrazione digitale, semplificando e velocizzando il lavoro dei giornalisti; tuttavia, è stato anche sottolineato l’insostituibile valore del giudizio e del contributo umano per assicurare l’integrità e l’accuratezza delle notizie, specialmente in un’era caratterizzata dalla rapida diffusione della disinformazione ed è stata ben  sottolineata in tutti  gli eventi l’importanza di un uso etico di questi strumenti.

L’idea comune è quella di intraprendere percorsi di formazione rivolti esclusivamente ai giornalisti per insegnare loro tutte le competenze relative all’IA, così da collaborare efficacemente con queste tecnologie senza esserne sopraffatti.

Altro argomento di fondamentale importanza rilevato in tutte e tre le conferenze è la necessità di condividere le migliori pratiche tra le organizzazioni internazionali per affrontare collettivamente sfide come la mancanza di trasparenza e per non permettere che vengano trascurati i principi fondamentali del giornalismo.

Possiamo notare quindi che, nonostante le differenze culturali e geografiche, l’IA nel giornalismo emerge con visioni comuni che richiedono un approccio globale.

Nei diversi eventi non sono emerse divergenze di opinione, nonostante le differenti argomentazioni, punti di vista ed opinioni che dimostrano la varietà e la complessità dei vari approcci riguardanti l’impiego dell’intelligenza artificiale nel campo del giornalismo.

Di seguito un breve resoconto dei singoli convegni.

Vienna

L’Assemblea generale annuale dell’Associazione europea per la formazione al giornalismo (EJTA), tenutasi dal 18 al 20 ottobre 2023 presso la FHWien der WKW, ha visto la partecipazione di più di 80 membri da 45 istituzioni di oltre 20 paesi europei. Questo incontro è stato un’opportunità per gli esperti di giornalismo per discutere e sviluppare linee guida per la formazione nel settore, focalizzandosi in particolare sulla narrazione digitale e sull’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) nella formazione giornalistica.

I partecipanti hanno esplorato temi quali il giornalismo inclusivo, il fact-checking, l’intelligenza artificiale e il giornalismo dei dati, oltre a cercare modi per rafforzare la cooperazione internazionale nel campo della formazione giornalistica.

Un punto saliente dell’evento è stata la conferenza sul “Digital Storytelling – Next Steps”, con l’intervento di Katharina Schell, vicecaporedattrice dell’Agenzia di stampa austriaca (APA), che ha discusso dell’importanza dell’alfabetizzazione dell’intelligenza artificiale nel giornalismo.

Inoltre, ci sono stati workshop e scambi tra esperti internazionali e giornalisti austriaci che hanno discusso le sfide e le opportunità attuali nella narrazione digitale. Temi specifici trattati includevano il giornalismo investigativo, l’utilizzo di piattaforme social come TikTok e Instagram per il giornalismo rivolto ai giovani e il processo di trasformazione di un quotidiano tradizionale in pubblicazione digital-first. L’evento ha evidenziato i modelli austriaci di successo nel campo dei media e della trasformazione digitale.

Korea

La conferenza sul giornalismo 2023 della Korea Press Foundation, tenutasi il 9 novembre, ha attirato oltre 200 partecipanti tra editori, giornalisti e professionisti dei media. L’evento si è concentrato sull’impatto dell’intelligenza artificiale nell’industria dell’informazione, esplorando come la tecnologia IA stia trasformando il giornalismo.

Elena Perotti, di WAN-IFRA, ha discusso della trasformazione del business delle notizie attraverso IA, evidenziando l’uso attuale e il potenziale futuro dell’AI nelle redazioni. Ha sottolineato l’importanza di linee guida interne, formazione del personale e azioni congiunte per proteggere i contenuti dai modelli AI senza controllo.

Ernest Kung dell’Associated Press ha presentato l’iniziativa “Local News AI Initiative”, che integra la tecnologia AI nella produzione di notizie locali. Ha condiviso esempi di buone pratiche da varie redazioni globali, sottolineando la necessità di collaborazione tra le organizzazioni mediatiche.

Charles Beckett, della London School of Economics, e direttore del progetto JournalismAI, ha evidenziato i rischi dei pregiudizi algoritmici e la mancanza di trasparenza nell’IA, enfatizzando la necessità di mantenere il controllo umano e preservare valori giornalistici come trasparenza e accuratezza.

Elyse Samuels del Washington Post ha illustrato come il suo team usa l’IA per analizzare dati, video e foto pubblici per reportage investigativi, enfatizzando la necessità di prepararsi alla manipolazione delle informazioni nell’era dell’IA.

Arabia
Al Global Media Congress, tenutosi dal 14 al 16 novembre negli Emirati Arabi Uniti gli esperti hanno evidenziato che, nonostante i vantaggi dell’intelligenza artificiale (IA) nel giornalismo, è essenziale mantenere l’intelligenza e il giudizio umani per garantire l’accuratezza e la veridicità delle notizie. Le nuove tecnologie IA stanno migliorando il lavoro dei giornalisti, non sostituendoli, aggiungendo valore e qualità al giornalismo attraverso strumenti come generazione automatica di titoli, riassunti di notizie e presentatori virtuali. L’esperienza di WAM, l’agenzia di stampa degli Emirati Arabi Uniti, mostra che l’IA porta efficienza e creatività, ma viene limitata nella redazione di notizie critiche, come ad esempio la politica, per evitare disinformazione.

Il ministro di Stato per l’intelligenza artificiale degli Emirati Arabi Uniti, Omar Sultan Al-Olama, prevede che l’IA genererà oltre il 90% dei contenuti online, influenzando la creatività e l’autenticità. Allo stesso tempo, la piattaforma di notizie Al-Ain ha introdotto uno scrittore virtuale che produce articoli con errori minimi, dimostrando che l’IA può velocizzare il lavoro giornalistico.

Tuttavia, il pericolo delle notizie false e della disinformazione richiede una regolamentazione, come evidenziato da Abdullah Al-Sharhan di Sharjah Media City, che ha condiviso un caso d’uso di un presentatore virtuale creato tramite IA che ha coperto un ritardo di un presentatore reale senza che il pubblico se ne accorgesse. Questo esempio ha sollevato questioni etiche e la necessità di un controllo autorizzato sull’uso di tali tecnologie.

Un esempio di presentatore virtuale nel telegiornale del Kuwait