Cinesi e Indiani usano l’IA per diffondere disinformazione politica

L’azienda Graphika ha pubblicato un report su una campagna di disinformazione legata allo Stato cinese, chiamata “Spamouflage”. Questo network di account falsi ha cercato di influenzare il dibattito pubblico negli Stati Uniti in vista delle elezioni presidenziali del 2024, diffondendo contenuti denigratori su candidati e seminando dubbi sul processo elettorale.

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L’azienda newyorkese Graphika ha pubblicato un report, “The #Americans”, rivelando l’esistenza, negli USA, di una campagna di disinformazione legata allo Stato cinese, conosciuta come “Spamouflage”.

Questo network di account falsi ed hackerati ha utilizzato tattiche sempre più aggressive nel tentativo di influenzare il dibattito pubblico online negli Stati Uniti, in vista delle prossime presidenziali di novembre.

Premesso che l’esistenza di questa campagna di disinformazione legata ai cinesi è stata monitorata a partire già dal 2019, l’intelligence di Graphika afferma di aver identificato 15 account Spamouflage su X e un account su TikTok che affermano di essere cittadini statunitensi e/o sostenitori della pace, dei diritti umani e dell’integrità delle informazioni focalizzati sugli Stati Uniti, frustrati dalla politica americana e dall’Occidente. È stato inoltre identificato un ulteriore soggetto “Spamouflage” che opera su più piattaforme, come una falsa agenzia di stampa, sempre focalizzata sugli Stati Uniti.

In vista delle elezioni del 2024, questi account hanno diffuso e amplificato contenuti denigratori di candidati democratici e repubblicani, seminando dubbi sulla legittimità del processo elettorale statunitense e diffondendo narrazioni divisive su questioni sociali delicate, tra cui il controllo delle armi, i senzatetto, l’abuso di droga, la disuguaglianza razziale e il conflitto Israele-Hamas.

Secondo il rapporto, alcuni dei contenuti politici più recenti erano “quasi certamente generati dall’intelligenza artificiale”.

Nel frattempo, NewsGuard, società che fornisce servizi come il monitoraggio della disinformazione per inserzionisti, motori di ricerca, piattaforme di social media, aziende di sicurezza informatica e agenzie governative, ha recentemente scoperto una vasta rete di quasi 1.500 account falsi su Facebook e X, impegnati in una campagna coordinata a sostegno del governo indiano guidato da Narendra Modi e volta a screditare il Pakistan. Questa rete opererebbe indisturbata da settembre 2021, unendo oltre 1.400 account che sfruttano l’intelligenza artificiale per creare contenuti propagandistici.

Nonostante non sia stata ancora identificata con certezza l’origine della rete, le sue attività indicano un possibile legame con l’esercito indiano, date le ripetute narrazioni pro-governative e pro-militari. Questa rete rappresenta una delle più grandi operazioni di influenza, note anche come “psy-ops” (operazioni psicologiche), attribuite all’India, alleato degli Stati Uniti e importante attore globale. Queste operazioni puntano a influenzare l’opinione pubblica attraverso disinformazione o propaganda mirata.

Gli account coinvolti, 500 su Facebook e 904 su X, pubblicano fino a 10 post identici al giorno, promuovendo contenuti che riflettono le posizioni del governo e dell’esercito indiano. Molti di questi account, dotati di nomi e immagini di profilo fittizi, ricondividono materiale da testate vicine al governo e all’esercito, come ANI News e Hindustan Times, oppure da canali legati a fonti militari. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale facilita la creazione e diffusione di grandi quantità di contenuti, il che rende questa operazione particolarmente efficace e rapida.

Sebbene i post diffusi da questa rete siano per lo più propaganda, piuttosto che false notizie comprovate, la loro attività rientra nella categoria di “comportamento inautentico” (inhautentic behavour),  vietato dalle piattaforme social, poiché mira a ingannare e manipolare l’opinione pubblica.

La scoperta di NewsGuard si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazione internazionale riguardo all’uso dell’intelligenza artificiale per intensificare campagne di influenza, come dimostrato dal caso “Spamouflage negli Stati Uniti.