Qualunque cosa tu abbia davanti a te, prova chiudere gli occhi ed immaginala nella tua mente. Lentamente l’immagine reale perde i suoi contorni, evapora, sfugge ai limiti della sua materialità, acquisisce forma, contorno e colori diversi.
Quell’immagine che residua nella tua mente è una parte di te che si è appropriata dell’oggetto visuale e si è trasformato in un prodotto della tua fantasia, che rappresenta inequivocabilmente una parte di te ma contiene in se un legame semantico con l’oggetto da cui proviene.
Così noi realizziamo la nostra attività, elaborando messaggi che sono collegati imprescindibilmente con l’oggetto che rappresentano, ma hanno trasceso la sua forma ed i suoi limiti, diventando memi liberi e trasferibili.