supercomputere UE

Nel mentre l’Unione europea si è trovata ad affrontare normativamente una rapida evoluzione nel campo dell’intelligenza artificiale generativa, come evidenziato dall’introduzione di un capitolo dedicato nell’AI Act, focalizzato su modelli avanzati come il GPT-4 e LaMDA, altro ed altrettanto complesso capitolo è la rincorsa alla necessità di competere globalmente su queste tecnologie.

I fronti sono in sostanza due: quello dell’hardware (semiconduttori) di supporto e quello dello sviluppo di modelli IA europei.

Lo scorso giugno la Commissione europea ha approvato un pacchetto di aiuti da 8,1 miliardi di euro di aiuti di Stato per la produzione di semiconduttori “Made in Europe”.

56 aziende di diverse dimensioni attingeranno al piatto per realizzare 68 progetti in 14 Stati membri: Austria, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Slovacchia e Spagna. La Commissione spera che il denaro pubblico porti 13,7 miliardi di euro di investimenti privati, mobilitando così un totale di quasi 22 miliardi di euro da qui al 2032, data in cui tutti i progetti dovrebbero raggiungere la fase finale. I primi prodotti potrebbero essere disponibili sul mercato già nel 2025.

L’obiettivo è fornire potenza di calcolo alle startup e alle PMI, colmando il divario con gli Stati Uniti. Tuttavia, la conversione dei supercomputer per adattarli alle esigenze dell’IA generativa è una sfida notevole, aggravata dalla carenza di componenti hardware, in particolare le schede grafiche.

Nel frattempo, le startup europee di semiconduttori sono alle prese con il loro mercato più grande, la Cina, che sta diventando sempre più vietato, mentre i controlli sulle esportazioni e sugli investimenti degli Stati Uniti iniziano a farsi sentire.

Più di un anno dopo che gli Stati Uniti hanno emesso ampie restrizioni alle esportazioni volte a limitare la modernizzazione militare cinese limitando la capacità del paese di ottenere chip avanzati, l’Europa, che ospita l’ 8,6% delle startup di semiconduttori finanziate da VC a livello globale , sta iniziando a introdurre ostacoli simili sul suo territorio, sotto la forte pressione di Washington.

Le aziende avvertono che le restrizioni stanno ostacolando il potenziale di crescita delle loro attività: secondo la società di consulenza Maximize Market Research, il mercato cinese dei semiconduttori valeva 179,5 miliardi di dollari nel 2023.

Sull’altro fronte, quello dei sistemi di IA,  la politica di investimenti intrapresa dalla Commissione, con un piano di finanziamenti per l’innovazione nel campo dell’intelligenza artificiale, presentato lo scorso 24 gennaio, può rappresentare un volano per il settore.

Il piano complessivo prevede la creazione di “fabbriche dell’IA”, ecosistemi che aggregano esperti del settore, nuovi talenti e dati intorno ai supercomputer, al fine di facilitare lo sviluppo delle startup. Tuttavia, il successo del piano dipende dai fondamentali necessari, attualmente mancanti.

Il pacchetto di supporto, noto come “pacchetto di innovazione AI”, si propone di estendere il sostegno all’ecosistema dell’IA europea, fornendo alle PMI e alle start-up accesso privilegiato ai supercomputer europei. Tali modifiche richiederanno flessibilità nella legislazione dell’UE per consentire aggiornamenti più rapidi e adeguati all’addestramento dei modelli di IA generativa.

Le start-up di IA generativa in Europa beneficeranno di accesso privilegiato ai supercomputer, consentendo loro di addestrare modelli più avanzati. Il pacchetto prevede anche finanziamenti significativi attraverso programmi esistenti come Horizon Europe e Digital Europe, con un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro fino al 2027.

Nonostante gli sforzi, ci sono sfide da affrontare, come la domanda elevata di slot sui supercomputer e la scarsità di componenti chiave come le GPU. La Commissione sta cercando di garantire l’approvvigionamento collaborando con produttori come Nvidia, ma le garanzie sono ancora incerte.

In conclusione, l’UE è impegnata a promuovere l’IA generativa, cercando di creare un ecosistema fiorente attraverso il pacchetto di innovazione AI e il sostegno finanziario e infrastrutturale. Tuttavia, la necessità di risposte tempestive e di un approccio strategico è cruciale per mantenere l’Europa al passo con i progressi globali nell’ambito dell’intelligenza artificiale.