Avevamo già esplorato il ruolo sempre più rilevante dell’Intelligenza Artificiale nel giornalismo, analizzando le prospettive emerse da tre convegni tenutisi a Vienna, in Corea e ad Abu Dhabi. Interessanti le prospettive emerse durante il convegno organizzato da ANSA il 24 novembre scorso, dal titolo “La fabbrica della realtà: giornalismo e informazione nell’era dell’IA generativa,” tenutosi presso l’Auditorium Museo MAXXI, che risultano congruenti con quelle già esposte.
Il presidente dell’ANSA, Giulio Anselmi, durante il suo discorso di apertura ha sottolineato: “Le potenzialità dell’intelligenza artificiale vanno colte, ma dobbiamo sempre tenere presenti i rischi che corriamo.” Questa dichiarazione evidenzia l’importanza di trovare un equilibrio tra l’uso dell’IA per sfruttarne appieno il potenziale e la necessità di preservare la privacy, la sicurezza dei dati e il diritto d’autore.
Durante il convegno, è emersa la necessità di regolamentare e autoregolamentare l’uso dell’IA nel settore editoriale e giornalistico. È stato lanciato un appello alla trasparenza e alla cautela, sottolineando l’importanza di sviluppare criteri condivisi e di stabilire un nuovo patto con i lettori. Il sottosegretario all’editoria, Barachini, ha sottolineato: “Serve trasparenza, cautela e un nuovo patto con i lettori,” mettendo in luce la responsabilità nei confronti del pubblico e l’importanza dell’etica giornalistica. È stato anche enfatizzata l’urgenza dell’azione dell’Unione Europea nella regolamentazione dell’IA, con particolare attenzione al campo del copyright. Barachini ha aggiunto che “l’esperienza legislativa europea può fornire un prezioso aiuto” in questo processo.
Inoltre, si è discusso dell’uso della tecnologia blockchain per certificare le notizie e garantire la loro autenticità. Questo potrebbe includere l’introduzione di marcature temporali e etichette di contenuti al fine di rafforzare la responsabilità e la trasparenza nel giornalismo. Stefano De Alessandri, amministratore delegato dell’ANSA, ha evidenziato con orgoglio: “La nostra agenzia è stata la prima al mondo a implementare un sistema di certificazione basato sulla tecnologia blockchain.” Questo dimostra un forte impegno nel garantire l’autenticità e la verificabilità delle notizie.
Un aspetto cruciale affrontato durante il convegno riguarda il ruolo dell’IA come strumento di supporto per i giornalisti, consentendo loro di liberare tempo per compiti di maggiore valore. De Alessandri ha sottolineato come l’IA possa essere un valido alleato, permettendo ai giornalisti di concentrarsi su compiti più significativi: “L’uso dell’IA libera tempo ai giornalisti, consentendo loro di svolgere lavori ad alto valore aggiunto.”
Carlo Bartoli, presidente dell’ordine dei giornalisti, ha enfatizzato l’importanza della trasparenza nell’utilizzo di questi strumenti per la stesura degli articoli, affermando: “I contenuti dovrebbero essere distinguibili… Dire se un articolo è stato creato con o senza l’ausilio dell’IA è però troppo poco; è necessario specificare le procedure utilizzate.” Inoltre, il presidente dei giornalisti ha proposto di utilizzare simboli simili a quelli dei Creative Commons per indicare se e come l’IA è stata impiegata nella creazione delle notizie, al fine di mantenere la trasparenza verso i lettori.
La formazione dei giornalisti è emersa come una necessità importante come, negli altri citati in precedenza, al fine di consentire loro di comprendere i limiti degli strumenti dell’IA e utilizzarli in modo responsabile. La segretaria della Fnsi, Alessandra Costante, ha dichiarato: “L’autoregolamentazione da parte degli editori è necessaria, ma non sufficiente,” mettendo in guardia contro il rischio che l’IA possa sostituire le figure professionali nel giornalismo.
Infine, è stato sottolineato il concetto di responsabilità nell’uso degli strumenti dell’IA, sia da parte dei professionisti che dei consumatori di notizie. Gabriella Pasi ha concluso il dibattito con un appello alla responsabilità: “La parola chiave è responsabilità, per rendere consapevole l’uso degli strumenti sia da parte dei professionisti che da parte dei fruitori delle notizie.” In un mondo in rapida evoluzione, la responsabilità resta fondamentale per preservare l’etica e la qualità nel giornalismo nell’era dell’IA.