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Apple vuole inserire l’IA di Google negli iPhone

Di |2024-03-20T12:27:10+01:0020 Marzo , 2024|Articoli, Intelligenza Artificiale, Tecnologia e applicazioni|

Apple e Google avrebbero stretto un accordo per incorporare l'intelligenza artificiale di Google Gemini nei prossimi iPhone, secondo quanto riportato da Bloomberg. Questo consentirebbe ad Apple di offrire ai propri clienti funzionalità alimentate dall'intelligenza artificiale già con la prossima versione di iOS. L’azienda mira a introdurre funzionalità come la creazione di immagini e la scrittura di testi, rivoluzionando l'interazione degli utenti con i dispositivi e la creazione di contenuti, sia su dispositivi per operazioni di base sia nel cloud per compiti più complessi. Nell’accordo inoltre sarebbe previsto che Google diventi il motore di ricerca predefinito sul browser web Safari.

Bard cresce e diventa Gemini

Di |2024-02-16T12:22:50+01:0014 Febbraio , 2024|Articoli, Tecnologia e applicazioni|

Da quando Google ha lanciato Bard, la sua piattaforma di intelligenza artificiale generativa, l'anno scorso, persone in tutto il mondo hanno adottato questo strumento. Bard è diventato uno strumento quotidiano per molti, facilitando varie attività. L'obiettivo principale di Bard è sempre stato fornire un accesso diretto ai modelli di intelligenza artificiale di Google. Con l'introduzione di Gemini, la nuova generazione di modelli più avanzati, questo obiettivo è ancora più tangibile. Pertanto, Google ha deciso di rinominare Bard semplicemente Gemini, cambio che riflette una trasformazione più ampia. Con Gemini, Google mira a offrire una gamma più ampia di funzionalità e servizi. Oltre all'interazione con il modello Pro 1.0 in più di 40 lingue.

SØØn – Newsletter n°2 del 20 ottobre 2023

Di |2024-02-19T16:19:19+01:0020 Ottobre , 2023|Riepiloghi|

Questa settimana parliamo di come cresce il mercato della cybersicurezza basata su IA, dei numerosi tools per la traduzione in tempo reale, dei papiri carbonizzati di Pompei letti da una IA che analizza migliaia di immagini generate da una tomografia a raggi X, delle nuove soluzioni proposte da Amazon Web Services, delle implementazioni visive e vocali in ChatGPT , "last but not least" delle problematiche di Privacy relative all'applicazione Clearview AI e del regolamento europeo sull'intelligenza artificiale.

OpenAI non si ferma

Di |2024-03-01T16:54:15+01:0019 Ottobre , 2023|Tecnologia e applicazioni|

OpenAI ha migliorato ChatGPT con comandi vocali e funzionalità di visione avanzate, concorrendo con assistenti come Siri e Alexa. Questo potenziamento mira a raccogliere dati audio e visivi per il miglioramento continuo dei modelli di apprendimento automatico. Tuttavia, le funzionalità di ricerca visiva hanno limitazioni, e la funzione vocale è stata criticata per la sua lentezza. OpenAI esplora opzioni di licenza, inclusa la traduzione di podcast. Emergono preoccupazioni sulla privacy e la gestione dei dati vocali e visivi degli utenti, con la necessità di politiche chiare e rispettose della privacy...

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