ritratto donna di profilo

IMMAGINE REALIZZATA CON IA MIDJOURNEY

L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nel mondo dell’arte segna un punto di svolta significativo nel concetto stesso di creazione artistica.

Storicamente, l’arte è stata considerata come un’espressione unica della mente e dell’anima umana, un mezzo per comunicare emozioni, idee e visioni personali. Tuttavia, l’avvento dell’IA ha aperto la strada alla possibilità di generare opere d’arte tramite algoritmi e processi computazionali, mettendo in discussione le concezioni tradizionali di autorialità e originalità.

Le tecnologie avanzate e l’intelligenza artificiale si intrecciano sempre più con le nostre vite quotidiane, unendo la creatività umana alla potenza computazionale dell’IA.

Questo connubio, accolto con sospetto e cautela, sta rapidamente guadagnando terreno come una delle frontiere più promettenti e controverse nell’ambito dell’arte e della letteratura contemporanee.

La decisione di consentire l’utilizzo dell’IA nel celebre concorso di ritrattistica contemporanea australiano, il Brisbane Portrait Prize (BPP) 2024, ha riaperto il dibattito sulla presenza e il ruolo dell’IA nell’ambito artistico.

Philip Bacon, rinomato mercante d’arte australiano, ha descritto tale decisione come una “pendenza scivolosa”, mostrandosi sorpreso che l’IA fosse ammessa al di fuori di una categoria puramente digitale nel contesto del premio di ritratto del Queensland. Egli ha posto una domanda fondamentale: “a chi spetterà il merito, al computer o all’artista?”

Gli organizzatori del BPP hanno chiarito che i partecipanti che optano per l’utilizzo dell’IA dovranno comunque rispettare tutti gli altri termini di partecipazione. L’intenzione di includere l’IA nel concorso di quest’anno non è quella di sostituire le forme d’arte più tradizionali, bensì di riconoscere che la definizione di “arte” è in continua evoluzione, riflesso dei cambiamenti sociali.

Gregory McMillan dell’Australian Photographic Society (APS) ha affermato che sosterrebbe l’uso dell’intelligenza artificiale nei concorsi di ritratti se ci fosse trasparenza sui lavori.

L’introduzione dell’IA nei concorsi è un dibattito acceso da tempo.

Ne  abbiamo parlato nella nostra precedente newsletter, del caso della scrittrice giapponese Rie Kudan, di vincitrice del premio Akutagawa con il romanzo “La Torre di Tokyo della Simpatia”, che ha ammesso di aver utilizzato l’IA, in particolare ChatGPT, per il 5% del lavoro.

E il caso del premio Sony World Photography Award, dove  il tedesco Boris Eldagsen ha rifiutato di accettare un premio per il suo lavoro che era una “co-creazione” utilizzando l’intelligenza artificiale.

Emergono due prospettive ben chiare: mentre alcuni vedono questa mossa come un passo avanti verso l’innovazione e il progresso artistico, altri sollevano importanti interrogativi etici e concettuali riguardanti l’autenticità, la creatività e la natura stessa dell’arte.

Da un lato si sostiene che l’IA offra nuove opportunità creative e stimoli la diversità nell’espressione artistica. I sostenitori di questa visione vedono l’IA come uno strumento che può ampliare il repertorio degli artisti, consentendo loro di esplorare nuove tecniche, stili e concetti al di là delle capacità umane. Alcuni ritengono che l’IA possa contribuire a democratizzare l’arte, rendendola più accessibile e inclusiva per una vasta gamma di persone, compresi coloro che potrebbero non avere familiarità con tecniche artistiche tradizionali.

D’altra parte, ci sono preoccupazioni significative riguardo all’implicazione dell’IA nell’arte. Si teme che l’IA possa minare l’autenticità e l’originalità dell’arte, trasformando il processo creativo in un esercizio meccanico e privo di significato. C’è anche preoccupazione che l’IA possa sostituire gli artisti umani, portando alla marginalizzazione e alla perdita di lavoro per la comunità artistica. Inoltre, ci sono domande etiche riguardo alla proprietà intellettuale e al diritto d’autore delle opere d’arte generate dall’IA, poiché la linea tra chi è l’autore dell’opera diventa sfumata.

Il dibattito sull’IA nell’arte riflette le sfide e le opportunità che derivano dall’innovazione tecnologica nella società contemporanea.