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USA: proposta di legge per risolvere le questioni del copyright nei modelli di IA

Di |2024-04-22T13:36:07+02:0015 Aprile , 2024|Articoli, Intelligenza Artificiale, News|

Il dibattito sull'utilizzo di contenuti protetti da copyright nell'ambito della formazione sull'intelligenza artificiale è sempre molto acceso, inoltre è accompagnato dall'incertezza sui fonti di dati utilizzate dall'intelligenza artificiale. La settimana scorsa un deputato degli Stati Uniti, Adam Schiff ha presentato il "Generative AI Copyright Disclosure Act", una proposta di legge che richiederebbe alle aziende di intelligenza artificiale di identificare chiaramente ogni opera protetta da copyright nei loro set di dati. Schiff ha sottolineato l'importanza di bilanciare il potenziale rivoluzionario dell'intelligenza artificiale con la necessità di linee guida etiche.

IA nel giornalismo: il report dell’Associated Press

Di |2024-04-13T18:03:24+02:0011 Aprile , 2024|Articoli, Intelligenza Artificiale, News|

Associated Press (AP) ha realizzato un report per valutare l'impatto dell'intelligenza artificiale generativa nel settore dell'editoria e della comunicazione. Il report presenta i risultati di un sondaggio condotto su 292 professionisti dell'informazione tra il 4 e il 22 dicembre 2023, focalizzandosi sull'utilizzo attuale e futuro dell'IA, nonché sulle questioni etiche e pratiche correlate. Dopo l'introduzione di ChatGPT da parte di OpenAI alla fine del 2022, altre grandi aziende tecnologiche hanno sviluppato rapidamente i propri modelli di intelligenza artificiale generativa, come Bard e poi Gemini di Google, Claude di Anthropic, Copilot di Microsoft e offerte open source come LLaMA di Meta.

L’Intelligenza artificiale di OpenAI e Meta ad un passo da una svolta epocale

Di |2024-04-12T11:51:57+02:0010 Aprile , 2024|Articoli, Intelligenza Artificiale, News, Tecnologia e applicazioni|

Due delle più importanti aziende nel settore dell’intelligenza artificiale, OpenAI e Meta, rilasceranno a breve nuove versioni dei propri modelli, più evolute e potrebbero rappresentare una svolta significativa nella corsa verso le AGI (Artificial General Intelligence) ovvero quel livello di intelligenza artificiale che potrebbe essere in grado di ragionare e pianificare. Durante un evento a Londra, tenutosi martedì, Nick Clegg presidente di Affari globali di Meta ha dichiarato: "Entro il prossimo mese, speriamo di iniziare a lanciare la nostra nuova suite di modelli di nuova generazione, Llama 3".

Le aziende di IA prendono i dati ovunque ed a qualsiasi costo: l’inchiesta del New York Times

Di |2024-04-09T09:18:28+02:009 Aprile , 2024|Articoli, Giornalismo, Intelligenza Artificiale, News|

Il New York Times, impegnato in una causa che farà la storia di questa problematica per violazione del diritto d’autore da parte di Microsoft ed OpenAI che avrebbero addestrato i propri modelli di IA con miliardi di dati “rubati” al giornale, ha lasciato quasi completamente fuori dal suo paywall e, quindi, accessibile a tutti, un’inchiesta in stile “New York Times” e quindi completa di dati tecnici, pareri scientifici e molte fonti interne alle aziende, dalla quale si evincono in primo luogo le modalità sostanzialmente illecite con cui le aziende di IA si appropriano dei dati presenti in rete.

Nuovi strumenti per combattere i deepfake

Di |2024-04-05T14:08:31+02:005 Aprile , 2024|Articoli, Intelligenza Artificiale, News|

TrueMedia.org, un'organizzazione no-profit con sede a Seattle, ha presentato martedì 2 aprile uno strumento di verifica dei media basato sull'intelligenza artificiale sviluppato con l'obiettivo di assistere giornalisti nel rilevare deepfake e contrastare la diffusione di disinformazione in vista delle prossime elezioni statunitensi e internazionali. Lo strumento è gratuito e attualmente disponibile per funzionari governativi, fact-checker, personale delle campagne elettorali, università, organizzazioni no-profit e giornalisti di testate giornalistiche accreditate. Secondo il comunicato stampa pubblicato sul sito dell'organizzazione, TrueMedia.org ha collaborato con i principali fornitori tecnologici, ricercatori e istituti accademici del settore per creare uno strumento di rilevamento dei deepfake preciso e di semplice utilizzo.

SØØn – Newsletter n°9 del 23 febbraio 2024

Di |2024-03-08T14:48:13+01:001 Marzo , 2024|Riepiloghi|

Gli argomenti trattati questa settimana sono: - Google vuole salvare o uccidere il giornalismo? - 725 siti pubblicano fake news artificiali - Parola d’ordine: open source - La persuasione occulta con l’IA: una ricerca statunitense - The New York times investe ancora sull’IA - Gemini è razzista? Google blocca la produzione delle immagini - Continua la battaglia legale tra OpenAI e Il The New York Times

Parola d’ordine: open source

Di |2024-03-15T09:05:16+01:001 Marzo , 2024|Articoli, News|

’utilizzo dei modelli open source consente lo sviluppo di applicazioni e chatbot da parte di aziende indipendenti, rappresentando una spinta notevole per questo mercato. L’aspetto finanziario gioca un ruolo fondamentale e l’utilizzo di questi modelli può significare una riduzione dei costi rispetto allo sviluppo di soluzioni personalizzate o all’acquisto di licenze per modelli proprietari. Ma non è solo una questione di risparmio finanziario. I modelli open source offrono anche una maggiore flessibilità e adattabilità, gli sviluppatori possono modificarli e personalizzarli per soddisfare le esigenze specifiche dell’azienda, consentendo una maggiore flessibilità nel design delle soluzioni di intelligenza artificiale.

SØØn – Newsletter n°8 del 23 febbraio 2024

Di |2024-03-08T14:48:51+01:0023 Febbraio , 2024|Riepiloghi|

Gli argomenti trattati questa settimana sono: - La visione sull’IA del The New York Times - Le controversie sul copyright nell’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale - IA e disinformazione: 20 big tech firmano un accordo a Monaco - Reddit vende i dati degli utenti all’IA - Anche OpenAI ha il suo text to video: nasce Sora

Le controversie sul copyright nell’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale

Di |2024-03-08T14:37:31+01:0023 Febbraio , 2024|Articoli, Etica e Normativa|

Lo scorso luglio la comica Sarah Silverman e alti autori: Christopher Golden, Richard Kadrey, Paul Tremblay e Mona Awad avevano accusato OpenAI di aver utilizzato illecitamente i loro lavori per addestrare ChatGPT, violando il loro diritto di copyright. Le prove offerte dagli autori miravano a dimostrare che, quando richiesto, ChatGPT remixava le opere protette da copyright di migliaia di autori di libri senza consenso, compenso o credito. Il 19 febbraio 2024, la giudice federale californiana Araceli Martínez-Olguín ha respinto le accuse degli autori ritenendo che non sia stata riscontrata una somiglianza diretta tra gli output di ChatGPT e le opere originali. Martínez-Olguín ha sottolineato che i querelanti “non hanno dimostrato che gli output di ChatGPT contengano copie dirette dei libri protetti da copyright” .

IA e disinformazione: 20 big tech firmano un accordo a Monaco

Di |2024-03-08T14:18:56+01:0023 Febbraio , 2024|Articoli, Ecosistema digitale, Intelligenza Artificiale|

Durante la Conferenza sulla sicurezza di Monaco , tenutasi il 16 febbraio 2024, riunione di leader politici ed esperti di sicurezza globali, è stato firmato un accordo che coinvolge 20 aziende tecnologiche di spicco tra queste figurano le principali piattaforme social e le società di intelligenza artificiale, tra cui Google, Meta, Microsoft, OpenAI e TikTok. L'accordo si focalizza sull'affrontare i crescenti rischi legati ai contenuti ingannevoli generati dall'intelligenza artificiale, soprattutto in contesti elettorali. I firmatari si sono impegnati a sviluppare e implementare tecnologie atte a mitigare tali rischi, individuare e contrastare la diffusione di tali contenuti sulle loro piattaforme e adottare misure appropriate.

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